In Kazakistan si vuole bloccare l'accesso alle piattaforme online che «non hanno adempiuto ai requisiti dell'organo autorizzato». Tale norma è contenuta nel progetto di emendamenti proposto dal Ministero della Cultura e dell'Informazione della repubblica.
«In caso di mancato adempimento da parte dei proprietari e/o dei rappresentanti legali (rappresentanze) delle piattaforme online delle prescrizioni dell'organo autorizzato, l'organo autorizzato limita l'accesso alla piattaforma online in conformità con le norme sulla limitazione dell'accesso alle risorse Internet, alle piattaforme online e ai servizi di messaggistica istantanea», si legge nel documento pubblicato.
Le piattaforme saranno obbligate, su richiesta del Ministero della Cultura, a rimuovere i materiali vietati, fornire informazioni sugli account anonimi con un pubblico superiore a cinquemila follower, etichettare correttamente i contenuti.
Nello stesso progetto si propone di vietare la registrazione sui social network ai minori di 16 anni.
Il mancato rispetto di una qualsiasi di queste prescrizioni potrebbe diventare motivo per limitare l'accesso alla risorsa.
Nella nota esplicativa, il ministero indica che la norma è necessaria per creare un ambiente informativo sicuro e ridurre il volume di contenuti illeciti sulle piattaforme online. Gli autori del documento sottolineano che la sua adozione non richiederà spese finanziarie dal bilancio e non comporterà conseguenze socioeconomiche negative.
«Pertanto, ci si aspetta che l'adozione del progetto di legge garantirà un effetto socioeconomico e giuridico positivo complessivo», concludono.
Non è la prima volta che al Ministero della Cultura del Kazakistan si parla della necessità di limitare l'accesso a varie piattaforme. Ad esempio, lo scorso anno il ministero ha preso in considerazione la possibilità di bloccare TikTok a causa di contenuti illeciti, come video con linguaggio osceno e contenuti dubbi.



